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Che cosa significa rizoma?

chiodi della vita – arte passione amore

Il rizoma è un termine che si incontra principalmente in botanica, infatti è il nome che viene attribuito al particolare sviluppo delle radici di piante erbacee perenni. Una di queste, per esempio, è la gramigna, l’erba infestante degli orti e dei campi. Nei miei piccoli lavori di maldestro ortolano, questa erbaccia l’ho sempre vista e puntualmente sono stato ogni volta affascinato dalle sue innumerevoli radici, dal loro sviluppo, dal loro vigore, dalla loro differenziazione, dalla loro difficoltà di estirpazione. Queste radici più le tagli e più si moltiplicano con sempre maggiore forza, diffondendo sempre di più il loro rizoma. Ho dedicato tanto tempo all’osservazione di questa erba voltandola e rivoltandola con la zappa, soffermandomi spesso sulla sua utilità, su un possibile significato, su una possibile trasposizione nel mio lavoro artistico. Mi attraeva la somiglianza che questa pianta esercita nella modalità di sviluppo delle idee, dei concetti e dei pensieri delle persone. Mi sono domandato spesso se ci fosse qualche implicazione filosofica che potesse essere utile alla mia vena artistica. Così ho cercato di tradurre queste somiglianze, queste implicazioni attraverso lavori apparentemente astratti, in realtà fortemente legati al concetto di rizoma e concretizzati attraverso forme, colori e materiali vari, che avessero tutti la caratteristica di suggerire, sviluppare e ampliare legami, collegamenti, relazioni. Che producessero nello spettatore la voglia e il desiderio di sviluppare idee, di unire e riunire enunciazioni diverse, di proporre contesti diversi e sensibili.


Come è nato il libro "rizomi, pieghe e scatole"?

Durante le mie frequenti peregrinazioni nelle varie librerie, un giorno, per caso, presi in mano il libro: - Gilles Deleuze POPFILOSOFO di M. Guareschi -, come tu sai sono sempre stato interessato e preso dai temi della filosofia e questo libretto mi colpì per il titolo: - POP – che richiama subito una delle più importanti e affascinanti espressioni artistiche della seconda metà del secolo scorso e - FILOSOFIA - che, come sai bene, è un termine che contiene in sé amore e conoscenza. Non conoscevo nulla di questo filosofo, anzi ignoravo la sua esistenza. L’idea che il suo libro mi suggerì immediatamente è stata quella che si trattasse di arte e di filosofia. Lo comprai e quasi d’un fiato lo lessi, divorandolo. Rimasi esterrefatto nell’apprendere che prima di me un importante filosofo francese, G. Deleuze appunto, aveva approfondito e poi trasportato nell’ambito del pensiero filosofico il concetto di rizoma, elaborando un pensiero che risulta essere il paradigma di uno sviluppo rizomatico. Successivamente, colto da entusiasmo e curiosità, ho approfondito le intuizioni e le riflessioni di questo pensatore, in particolare quelle espresse nel testo scritto a quattro mani con Felix Guattari - Millepiani capitalismo e schizofrenia - che rappresenta un’originale ontologia del rizoma, e non solo.


Il concetto di scatola rizomatica è davvero curioso,

come ti è venuto in mente?


Sicuramente questa idea di scatola rizomatica trova la sua principale implicazione nel concetto di rizoma di cui abbiamo parlato in precedenza, ma non ha nessun riferimento con il pensiero di Deleuze. La scatola è un oggetto che conosciamo tutti, con il quale prima o dopo veniamo a contatto, dotata di forme e grandezze diverse, costituisce il più semplice oggetto in grado di contenere. Si dice infatti che ha una certa capacità. Nella scatola ci si mette ogni cosa, diciamo che tutto, o quasi tutto, può essere contenuto. Ogni scatola ti permette di nascondere e poi di svelare. La scatola può viaggiare. C’è in essa la metafora del viaggio. Chissà quante volte anche tu avrai desiderato di viaggiare all’interno di una scatola in posti e luoghi sconosciuti, proibiti o inesplorati. Il viaggio in una scatola ti permette di individuare infinite posizioni con altrettante infinite variazioni, raggiungere traguardi fantastici, solo per te, senza che qualcun altro se ne appropri indebitamente, contro la tua volontà, senza il tuo consenso. Non c’è nessuno che ti domanda il pedaggio. Non ci sono condizioni. Non è affascinante?